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Bizzotto: 340 milioni di cristiani perseguitati e 4761 ammazzati nel 2020. E l’europa fa finta di nulla

Da 16 Gennaio 2021No Comments
Mara Bizzotto

“Oltre 340 milioni di cristiani perseguitati e discriminati nel mondo, 4761 uccisi (13 al giorno), 4277 arrestati per la loro fede (11 al giorno), 1710 rapiti: sono i numeri drammatici resi noti dal rapporto annuale della onlus Porte Aperte/Open Doors, di fronte ai quali l’Europa continua a tacere, preferendo fare affari sporchi di sangue con i regimi che sono i principali artefici di quelle persecuzioni, come la Cina comunista e vari Paesi islamici”.

Lo denuncia l’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto che ha presentato un’interrogazione alla Commissione UE sulla “drammatica escalation di atti di cristianofobia nell’ultimo anno, come dimostra il tragico aumento del 60% del numero di cristiani uccisi”.
“In Pakistan hanno appena rapito e ucciso due ragazze cristiane che non volevano convertirsi all’Islam e che rifiutavano il matrimonio combinato, in Africa la Nigeria si conferma drammaticamente terra di massacri di cristiani per mano di organizzazioni terroristiche islamiche come Boko Haram” continua l’eurodeputata Bizzotto.

“Nell’ultimo anno ci sono Paesi che hanno anche approfittato del Covid per incrementare le discriminazioni religiose e le vessazioni: in Cina ad esempio i funzionari comunisti hanno proibito la predicazione online, l’unico modo per le chiese di raggiungere i fedeli – spiega l’europarlamentare Bizzotto – Eppure la UE stringe alleanze politiche ed economiche con questi Paesi, senza minimamente preoccuparsi delle sistematiche persecuzioni dei cristiani, e così facendo non solo tradisce le sue radici e la sua identità, ma dimostra purtroppo che l’attacco alla cristianità ha pericolosamente seminato i suoi germi anche in Europa, perfino nei centri di potere. Non vanno dimenticati a questo proposito le uccisioni di parroci e fedeli in attacchi terroristi di matrice islamica e gli incendi alle chiese registratesi in Francia: tantissimi allarmanti episodi di fronte ai quali ancora una volta la UE è rimasta inerte o in colpevole silenzio”.