“Esprimo preoccupazione per la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge veneta sul controllo di vicinato, è un segnale che va nella direzione contraria rispetto al processo di coinvolgimento dei territori e delle autonomie per il quale stiamo lottando”. Così l’assessore alla Sicurezza Cristiano Corazzari commenta la notizia della dichiarazione di incostituzionalità della legge veneta sul controllo di vicinato da parte della Consulta.
“Questa legge rientrava nell’ottica del percorso verso l’autonomia in cui siamo impegnati, la valutazione della Corte va in direzione opposta rispetto al principio di leale collaborazione tra i vari livelli di governo – aggiunge Corazzari – il fine della norma veneta era di disciplinare un fenomeno già diffuso sul territorio e rivelatosi utile ma privo di adeguata regolamentazione a livello legislativo. Corazzari è d’accordo con il presidente del Consiglio Regionale del Veneto nel ricordare che la legge sul controllo di vicinato non autorizza nessuno a sostituirsi alle forze dell’ordine ma al contrario ha favorito importanti operazioni di polizia contribuendo all’aumento della sicurezza delle città.
E, sempre con Ciambetti, rileva un comportamento contradditorio da parte degli organi statali che da un lato hanno dato il via libera alle Prefetture per firmare gli accordi con gli enti locali e dall’altro hanno impugnato la legge veneta denunciando un conflitto di competenza tra Stato e Regione.