“Le manifestazioni spontanei dei commercianti, baristi, parrucchieri che si sono svolte nelle ultime ore anche nel veneziano altro non sono che il grido di rabbia e di sofferenza che stanno vivendo in questi mesi di chiusura forzata e di completo abbandono da parte del governo. I Soldi alle imprese, agli albergatori, ai commercianti che hanno chiuso da oltre 50 giorni e che dovranno ancora tenere la serranda abbassata non sono mai arrivati. Molte aziende hanno azzerato totalmente per due mesi il fatturato, mentre sono rimasti i costi fissi e le scadenze insostenibili.
Se Conte ed i suoi non hanno ancora capito che per ripartire a tutte queste attività in crisi occorre liquidità a fondo perduto e non a prestito come invece è stato deciso, per molte di queste sarà la fine. Occorre mettere in atto una terapia intensiva economica per evitare che questo accada. Come opposizione non solo siamo al fianco di questi imprenditori, commercianti, lavoratori seriamente messi in ginocchio, ma ci stiamo battendo da mesi in Parlamento affinché arrivino i soldi a chi avrebbe già dovuto riceverli. Il ritardo nell’erogazione di liquidità rischia di fermare il Paese sia dal punto di vista economiche che sociale. La rabbia è fin troppo comprensibile. A Roma, da oltre un mese, stiamo presentando idee, proposte, soluzione a supporto delle attività: per chi potrà riaprire, ovviamente nel rispetto delle misure di distanziamento sociale e di sicurezza sanitaria, ma anche per chi non sarà ancora pronto insistendo sul fatto che a loro servono soldi in mano non prestiti da parte degli istituti bancari. Siamo vicini a chi manifesta spontaneamente perché capiamo la disperazione e la collera per esser stati, fino ad oggi, beffati dall’attuale governo, capace solo di proteggere prima le banche da eventuali insolvenze debitorie, anziché sostenere le aziende con finanziamenti diretti”.
Così le deputate veneziane della Lega Giorgia Andreuzza e Ketty Fogliani.