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Allarme miele falso da Cina, stop concorrenza sleale. Borchia interroga la Commissione.

Da 2 Luglio 2020No Comments
Paolo Borchia

“Occorre intervenire subito a tutela di un settore già fortemente in crisi a causa del cambiamento climatici. Oggi sono 63 mila gli operatori messi in ginocchio da una concorrenza sleale che immette sul mercato miele contraffatto, prodotto senza api e con ogm, che sono invece vietati in Italia. A questo si aggiunge l’importazione di falso miele dalla Cina, un prodotto che viene venduto come miele ma che è realizzato in laboratorio con sciroppo di zucchero. Ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea, insieme ad altri colleghi, affinché chiarisca come intende salvaguardare il mercato e la produzione di miele europei da questa forma di concorrenza sleale e quale tipo di controlli alle frontiere adotterà per tutelare i consumatori europei da questo prodotto contraffatto e difficilmente identificabile.

La produzione di miele in Veneto è in leggera ripresa rispetto allo scorso anno, soprattutto per quanto riguarda l’eccellenza di quello prodotto nelle Dolomiti. Il settore apistico non sopravvivrebbe a questa nuova invasione di falsi. Bisogna agire in fretta.” Così in una nota l’eurodeputato della Lega Paolo Borchia, il quale ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere lumi sulle azioni di tutela contro l’importazione di falso miele proveniente dalla Cina.